Ciao!
Questa è la newsletter di Alaska, la libreria di Affori, con tanti consigli di lettura per questa torrida estate!
Per quanto tempo è possibile continuare a desiderare altre vite? Il nuovo memoir di Édouard Louis torna in modo lucido sulla sua condizione di transfugo di classe, sull'habitus incarnato dei gesti e delle scelte, sul disagio di ritrovarsi a rincorrere ciò che per nascita non si possiede. Distinguersi per essere salvi, e poi? Cosa fare all'École Normale di Parigi col corpo che non dimentica? Ce l'ha insegnato Bourdieu - il cui pensiero irrora ogni angolo della scrittura di Louis - che non esistono campi sociali statici, e che ogni status chiede di essere difeso dalla società che lo minaccia, da sopra, da sotto e, mi vien da dire leggendo Louis, da dentro: la memoria di chi si è stati, le immagini che ritornano (Ernaux?), la vita di prima, l'assedio costante del passato al futuro. Metodo per diventare un altro ci racconta, ogni volta, come è stato cambiare, nella ricerca spasmodica e obbligatoria - come ogni lavoro di Louis - di capire il presente.
Metodo per diventare un altro, di Édouard Louis (La Nave di Teseo)
Questo libro è stato consigliato da Carolina.
Rubando titoli: tennis, tradimenti, trigonometria e turpiloquio. Sport visto come elitario -è giusto ora finito Wimbledon, con tutti i suoi rituali - il tennis nasce come passatempo da re e da furfanti, da scommettitori e da assassini, o direttamente da omicidi rituali. Le palle, d’altronde, erano fatte con i capelli dei condannati a morte: si dice che le pellas fatte con quelli di Anna Bolena abbiano girato l’Europa. A qualcuno una partita ha cambiato il destino – dopo aver litigato sul campo col protettore della sua Maddalena, e averlo ucciso, Caravaggio deve fuggire da Roma. E prima, potrebbe aver giocato con uno dei più rinomati poeti spagnoli del tempo, Francisco de Quevedo, perché se non puoi, o non vuoi, fare un duello: sfida il tuo avversario con la palla. È dagli scambi di questo match (vero? Immaginario? Importa davvero?) che Enrigue mette insieme aneddoti storici, spunti letterari, estratti di opere, elenchi di fatti e personaggi, Cortez e il Messico, la Spagna e la Francia, colonialismo e religione, la pittura e la politica, annotazioni erudite, resoconti della vita attuale dell'autore a New York, ricordi della sua infanzia messicana – usando la storia come arte delle associazioni, e la lettura come modo di aprire sempre nuove fascinazioni.
Morte improvvisa, di Álvaro Enrigue (Feltrinelli) – Trad. Irina Bajini
Questo libro è stato consigliato da Eloisa.
Un viaggio nelle pieghe del tempo e dello spazio, sorretto da un tratto tanto inconfondibile quanto suggestivo. La narrazione visiva di Hypericon oscilla tra la valle dei Re degli anni 20 e la Berlino post crollo del muro, il sonno (o il sogno?) e la veglia, le architetture degli egizi e quelle della Germania post-bellica, la (ri)scoperta di un passato rimasto inalterato e la rivelazione di un nuovo amore.
Per chi ancora non lo conoscesse (ma dai!) una porta di ingresso perfetta nell’opera di Manuele Fior, senza dubbio uno dei migliori autori in circolazione.
Hypericon, di Manuele Fior (Coconino)
Questo libro è stato consigliato da Lorenzo.
Un'estate, tante estati. Nella natura selvaggia nel remoto nord. Sofia e la sua nonna trascorrono le vacanze sull'ultima isola prima del mare aperto, sul confine dell'arcipelago finlandese, e di un ignoto spazio profondo: quel che verrà dopo, diventare grandi o non esserci più. I capitoli brevi sono altrettanti racconti, che hanno lo stesso ritmo dei giorni avventurosi e lenti di cui son fatti i mesi estivi: in ogni piccolo o grande evento quotidiano - una gita, un gioco, una tempesta - la grande Tove Jansson (già creatrice dei Mumin) sa trovare una di quelle verità enormi che quasi mai riusciamo a trasformare in parole. Confezionando un piccolo classico, adatto a tutte le età, proprio perché a tutte le età sa parlare.
Il libro dell'estate, di Tove Jansson (Iperborea)
Questo libro è stato consigliato da Alice.
La provincia lombarda sa essere feroce, così come le regole dei maschi e quelle del capitale, due elementi che si intrecciano in questa “educazione brianzola”, romanzo d’esordio di Greta Pavan, una spietata storia di formazione ambientata tra villette a schiera, parrucchieri e gare di adolescenti.
Pavan, per raccontare la storia di Margherita, sceglie una struttura a capitoli alternati, un disordine ordinato in cui il lettore incontra una protagonista bambina, poi liceale, poi delle medie, e poi ancora adolescente e via così, ritrovando, in ogni età, il germe di quello che sarà e la traccia di quello che è stato. Una lingua sottile e acuta, uno stile elegante e scorrevole con cui Pavan riesce a tenere traccia di una protagonista che vorrebbe solo andarsene per conto suo e, chissà, forse ci riesce.
Quasi niente sbagliato, di Greta Pavan (Bollati Boringhieri)
Questo libro è stato consigliato da Matilde.
Il rovescio della nazione, ovvero, come affrontare l'annoso argomento della "questione meridionale" uscendo da un'ottica locale, che fonda su questo binomio parte della nostra italianità, e inserendolo invece nella storia globale del colonialismo europeo. Se i discorsi su il malgoverno del meridione e l’efficientismo del settentrione non ci convincono, le invettive sull'arretratezza del sud-che-non-è-ancora-nord ci hanno stufato, e i rigidi binomi ozio/produttivismo, legalità/illegalità ci danno il mal di pancia, dove altro cercare una risposta alle diseguaglianze e le disparità di potere che marcano le coordinate nord-sud e come ascoltare le tante e diverse voci di rivendicazione provenienti da un sud la cui identità è stata costruita in subalternità al nord? Conelli, autore del libro, ci suggerisce come fare: prendendo in una mano Gramsci e nell’altra le riletture che vari esponenti dei postcolonial studies ne hanno dato, si può ridare consistenza all’accostamento tra la costruzione del sud e la storia del colonialismo, senza cedere a nostalgie neoborboniche e torsioni identitarie, e viaggiare così tra gli archivi del risorgimento, la storia del brigantaggio postunitario, e camminare tra le strade di una Napoli post pandemica da covid-19 per ridare autonomia di voce e rappresentazione alle classi popolari meridionali.
Il rovescio della nazione. La costruzione coloniale dell'idea di Mezzogiorno, di Carmine Conelli (Tamu)
Questo libro è stato consigliato da Maria Chiara.
Vagabondi, ovvero senza fissa dimora, passando la propria esistenza vagando. Anche per mondi diversi.
Quando il dialogo fallisce e il futuro è ormai apocalittico e imminente, anche l'idea stessa di "casa" si disintegra di fronte alla possibilità di un conflitto tra Terra e Marte.
Dopo Pechino pieghevole (Premio Hugo nel 2016), Hao Jingfang torna sugli scaffali italiani con Vagamondi, il suo primo romanzo. "Fantascienza pensata per quella generazione di lettori che si sentono perennemente esuli."
Vagamondi, di Hao Jingfang (Mondadori)
Questo libro è stato consigliato da Simone.
A un certo punto Michele prende e se ne va. Scappa nella notte, se ne va dallo scantinato romano in cui aveva nascosto un mitra (dentro la stufa, avvolto da un asciugamano), va in Inghilterra, e le persone che lo conoscono non lo vedranno mai più. Ma gli scrivono, si scrivono tra di loro, continuano le loro vite trascinate e confuse, in cui i legami sono davvero stretti ma è più soffocante star soli. Michele risponde poco alle lettere, come fosse un buco nella parete, un fantasma, o uno di quegli uomini che disegnano per terra in una scena del crimine.
Natalia Ginzburg fa implodere tutto, osserva a marcire cose che comunque non erano mai state sane: i sentimenti, gli amori, i passati. E disegna un reticolo di voci, di pensieri, di solitudini, di nostalgie, di percorsi che si ingarbugliano tra passato e presente. Michele se n’è andato, ma cosa cambia? Vien da dire: niente. La Torre, i quadri, il Pellicano, Polenta e veleno, il kimono, l’Inghilterra. Parole che cambiano, che vanno e che vengono. Ginzburg aveva dentro di sé qualcosa di enorme.
Caro Michele, di Natalia Ginzburg (Einaudi)
Questo libro è stato consigliato da Federica.