Ciao!
Questa è la newsletter di Alaska, la libreria di Affori, e questo è il calendario dei nostri prossimi eventi!
Ne approfittiamo per comunicarti che la libreria resterà chiusa lunedì 1 aprile 2024.
Giovedì 4 aprile alle 19.00
Antonio Franchini presenta Il fuoco che ti porti dentro (Marsilio)
dialogano con lui Lorenzo De Sabbata e Pier Franco Brandimarte
Il fuoco che ti porti dentro racconta la vita e la morte di Angela, una donna dal carattere impossibile. Una donna che incarna in maniera emblematica tutti gli orrori dell’Italia, nessuno escluso: «il qualunquismo, il razzismo, il classismo, l’egoismo, l’opportunismo, il trasformismo, la mezza cultura peggiore dell’ignoranza, il rancore...»
Questa donna era la madre dell’autore. Il romanzo è un’indagine nella vita, nelle passioni e negli odi di una donna, alla ricerca di una spiegazione possibile. La forma è quella della commedia, il contenuto quello della tragedia. Quale esperienza manifesta o occulta, quale frustrazione, quale nascosta ferita può renderci tanto ostili, rabbiosi, refrattari a qualsiasi forma di pacificazione? Quale motivo, semplice o complesso, sta dietro la furia di Angela: la guerra che la segna da bambina? un padre morto troppo presto o una madre morta troppo tardi che le ha, a sua volta, infelicitato la giovinezza e la maturità? un atavico complesso d’inferiorità o l’appartenenza alla cultura del Meridione oppresso le cui ragioni Angela vorrebbe far valere contro l’odiato Nord usurpatore? Oppure, più semplicemente, il fuoco interno che la divora è privo di qualsiasi ragione come il cuore nascosto di un vulcano? Antonio Franchini, con maestria e misura, eccesso e discrezione, ha scritto un romanzo-memoir popolato di personaggi che circondano una protagonista sempre al centro della scena. Un’eroina eccessiva e imprevedibile, capace di alternare toni drammatici e ossessivi a momenti decisamente comici. È un racconto che mescola la commedia eduardiana al furore ctonio, l’urgenza di uno sfogo viscerale alle cadenze studiate di una messa in scena, di una vera e propria recita.
Venerdì 5 aprile alle 19.00
Laura Tripaldi presenta Gender tech - Come la tecnologia controlla il corpo delle donne. (Editori Laterza).
Dialoga con lei Arianna Mainardi
Quali sono i lati nascosti delle ‘tecnologie di genere’ come pillola contraccettiva, test di gravidanza o ecografia? Tutti questi dispositivi hanno certamente promosso emancipazione e liberazione dai vincoli della ‘natura’. Eppure, hanno anche aperto le porte a nuove e più subdole forme di violenza e discriminazione. Una delle più originali intellettuali della nuova generazione, scienziata e femminista, ci racconta gli aspetti più controversi di queste tecnologie e ci invita a riflettere sul loro significato culturale e politico.
Sabato 6 aprile alle ore 19.00
Pietro Minto presenta La seconda prova (Einaudi)
Dialoga con l'autore Chiara Galeazzi
Al liceo Pietro Minto odiava la matematica. O meglio: si sentiva odiato, perseguitato, escluso da quei simboli e quelle formule simili a rune misteriose. Come molti, ammettiamolo. E come molti, uscito dalla maturità con il proverbiale calcio nel sedere, è ben deciso a lasciarsi tutto alle spalle: numeri, problemi, conti che non tornano mai. Ma l’incontro mancato con la matematica rimane dentro di lui come una ferita non rimarginata, un tarlo che scava la sua via per uscire: ormai adulto decide allora di lanciarsi in un’impresa che ha qualcosa di folle, ma proprio per questo anche di esaltante. Rimettersi a studiare la matematica, rifare tutto il programma del liceo scientifico, dalla prima alla quinta, con lo scopo di ripetere e superare «la seconda prova» della maturità, quella di matematica appunto. Mentre affronta questa autentica «challenge», con l’aiuto del suo terribile professore del liceo, ricontattato via Facebook e trasformatosi per l’occasione in benevolo Virgilio, Minto intanto mostra al lettore che la matematica può essere piacevole, appassionante, divertente e addirittura salvifica. Lo fa attraverso una serie esuberante di aneddoti, curiosità e
riflessioni, con cui restituisce alla materia quel volto umano che i libri di scuola sembrano fare di tutto per nascondere.
Lunedì 8 aprile ore 19
Mattia Grigolo presenta Gente alla buona (Fandango)
Dialoga con lui Graziano Gala
In un paese della Bassa padana vivono tre amici a un passo dall’adolescenza ma ancora bambini, Brando, Sara e Larcher. Prima di loro ci sono tre adulti, che sono i loro padri, che ugualmente sono amici, il Toni, Sander e Marione.
Di generazione in generazione il paese stringe legami, crea famiglie, i figli crescono insieme come hanno fatto i padri, in attesa di imparare i ritmi della vita adulta e proseguire la catena.
Solo che nel Natale del 1995 qualcosa si rompe, perché i ragazzini erano quattro, l’ultimo vertice di un quadrato diventato triangolo era Mighè, ma il figlio di emigrati dal Sud muore in modo tragico e poco chiaro.
Nel corso del tempo che inciampa davanti all’imprevisto, tre famiglie e il nuovo prete del paese, don Maurizio, cercheranno di ridare spazio al futuro, ma nessuno di loro potrà mai tornare indietro e, a distanza di più di vent’anni, nessun Natale sarà mai un giorno di festa, ma ogni Natale avrà la sua pena da scontare nel ricordo.
Con una scrittura che evoca i grandi narratori italiani del Novecento e una struttura che ricorda il cinema contemporaneo, Mattia Grigolo racconta la provincia italiana, una provincia rurale di lavoro e segreti, di padri legati alla terra e figli che la lasciano, di ferocia e nostalgia.
TRE VOLTE KAFKA
Giorgio Fontana con le musiche originali di Maria Teresa Soldani e i disegni di Kanjano.
10 aprile 2024 - Dalle ore 19:30 (ATTENZIONE NON LE SOLITE 19)
presso TeatroLaCucina, Via Ippocrate, 45 Milano
Ingresso gratuito
A partire dal suo saggio Kafka. Un mondo di verità, Giorgio Fontana racconta uno scrittore molto lontano dal cliché che lo distorce, anche attraverso una lettura del Castello incentrata sul tema dell'amore.
Le parole di Giorgio dialogano con le musiche originali composte per l'occasione da Maria Teresa Soldani e i disegni di Kanjano — non sfondo bensì interazione viva, un'opera a più voci creata sul momento.
Tre volte Kafka, appunto: frasi, suoni, segni.
Perché di Franz non ce n'è mai abbastanza.
Giovedì 11 aprile alle ore 19
Giovanna Fullin presenta I clienti siamo noi. Il lavoro nella società dei servizi. (Il Mulino)
Dialoga con l’autrice Charlotte Matteini
Capita a tutti di ordinare un caffè al bar, di pagare alla cassa di un supermercato o di ordinare una cena al ristorante. Nella vita di ogni giorno veniamo a contatto con molte persone che stanno lavorando per noi, ma sappiamo ben poco delle loro esperienze, delle difficoltà che incontrano, delle indicazioni che ricevono dai superiori e dei significati che attribuiscono a ciò che fanno. Eppure, nelle società avanzate, le attività lavorative si concentrano sempre di più nei servizi e prevedono una continua interazione con i clienti. Attraverso le testimonianze di lavoratori e lavoratrici di molti settori diversi – supermercati, negozi di abbigliamento, fast food, ristoranti, pub, hotel – l’autrice racconta la complessità del rapporto con i clienti, le fatiche e le ragioni di soddisfazione connesse ad attività che per altri versi possono apparire semplici e ripetitive. Un illuminante spaccato sul vissuto degli addetti alla clientela, nel difficile equilibrio tra le richieste del datore di lavoro e le esigenze delle persone che devono servire.
Sabato 13 aprile 2023, ore 15.30
Presentazione Milano - La guida ecologica, sostenibile, solidale (Altraeconomia)
Presso Biblioteca Cassina Anna - Via Sant’arnaldo 17 - Municipio 9
Prenotazioni al numero 0288465800
Intervengono Nicola Villa (Redazione Altraeconomia) ed Elena Mordiglia (giornalista di Radio Popolare, esperta di tematiche ambientali e della sostenibilità).
Negli ultimi vent’anni poche città in Europa sono cambiate come Milano. Una trasformazione rapida, a volte violenta ed anche una mutazione psicologica, di abitudini, quasi di personalità.
Questa guida alternativa, curata da Massimo Acanfora e da Altreconomia ne racconta la bellezza, l’unicità, il carisma, ma anche le contraddizioni, svelando l’anima più inclusiva della città, quella di chi lotta per l’ambiente, una casa per tutti, un lavoro dignitoso, il rispetto dei diritti.
Milano è una metropoli dalla potente spinta innovativa, che accanto a straordinari capolavori d’arte offre anche un’anima autentica, un’innata capacità di accogliere e un’etica sua propria, ben più radicata del cosiddetto “modello Milano”.
Iniziativa nell’ambito della rassegna Una, nessuna, CentoMilano. Le facce nascoste di una città che cambia
Josefina Giglio presenta Io l'ho amata (Le commari edizioni)
18 aprile dalle ore 19.00
Dialoga con l'autrice Elisa Mariani
Il 24 marzo 1976, le Forze Armate argentine prendono il potere del Paese con un golpe militare. Il “Processo di Riorganizzazione Nazionale” vede a capo del governo il generale Videla. È l’inizio del periodo più sanguinario e violento che abbia mai vissuto l’Argentina. Josefina ha investigato, ha raccolto testimonianze e ancora oggi cerca il corpo dei suoi genitori, militanti del Partito Comunista Marxista Leninista (PCML).
Io l’ho amata di Josefina Giglio è la storia di Vibel, diminutivo di Virginia Isabel Cazalas, mamma di Josefina.
Il libro singolare (come se Josefina dovesse recuperare il corpo, mai trovato, di sua madre) inizia con una citazione del libro La scrittura o la vita di Jorge Semprún: Raccontare bene significa: in modo da essere capiti. E ciò non sarà possibile senza un minimo di artificio. Quanto basta perché il racconto diventi arte.
L’autrice costruisce il romanzo in quattro parti e tre voci: Ricardo Piglia, Vibel, e la bambina.
Così il libro gira tutto intorno alla figura di Vibel. L’autrice fa parlare, nel primo e nell’ultimo capitolo, Ricardo Piglia, grande scrittore argentino che, per un periodo, era stato insieme a Vibel quando era studentessa all’università. Il titolo originale, Yo la quise, è tratto proprio da una frase che Piglia scrive a Josefina nell’unica lettera che si sono scambiati prima che morisse: “yo la quise”, “Io l’ho amata”.