Ciao!
Questa è la newsletter di Alaska, la libreria di Affori, pronta a raccontarti alcuni dei suoi prossimi eventi!
Prima, però, ti ricordiamo i nostri orari:
Lunedì: chiusi
Martedì: 10.00 - 13.30 / 15.30 - 19.30
Mercoledì: 10.00 - 13.30 / 15.30 - 19.30
Giovedì: 10.00 - 13.30 / 15.30 - 19.30
Venerdì: 10.00 - 13.30 / 15.30 - 20.30
Sabato: 10.00 - 13.30 / 15.30 - 20.30
Domenica: chiusi
Martedì 6 maggio, alle 19.00, Ferdinando Cotugno presenta "Tempo di ritorno" (Guanda).
In statistica, il tempo di ritorno è la probabilità che un evento estremo si verifichi. È il tempo che ci mettono a ripresentarsi i grandi traumi, gli amori, gli scudetti, gli attacchi di panico, i messaggi che disperatamente aspettiamo, le ondate di calore, le alluvioni. La crisi climatica, con le sue catastrofi a distanza sempre più ravvicinata, ci ha trasformato in una società post traumatica di massa. In questo libro, il tempo di ritorno però è anche il viaggio a ritroso del protagonista nella storia della sua famiglia, che una volta è stata «una piccola nazione fondata sui combustibili fossili»: il nonno operaio all’Italsider, il padre camionista, la madre che passa dagli studi umanistici alla gestione di una ditta di trasporti. Una storia di carbone e gasolio che nasce e riannoda i suoi fili nella zona industriale di Napoli, e si fa parabola per raccontare l’Italia intera dal dopoguerra a oggi. Non è una storia di clima ma, come ogni storia, è anche una storia di clima. Due generazioni che si ritrovano: quella dei padri che hanno lottato per uscire dalla povertà e costruire un piccolo benessere, e quella dei figli che quel benessere lo hanno ereditato, assieme a un mondo sul punto di collassare.Solo se impariamo ad abitare questa contraddizione e riconosciamo di essere compromessi in prima persona con il processo che sta conducendo la Terra all’inabitabilità, possiamo provare a sovvertire quello che sembra un destino già tracciato. Perché «l’ecologia è l’amore di chi non ha alternative» e noi, specie umana, non abbiamo un altro posto dove andare.
Giovedì 8 maggio, alle 19.00, Cleo Bissong presenta "Ma siamo ancora qui a parlarne?" (Coconino).
Perché, dopo decenni di cambiamenti sociali e culturali, lotte femministe, rivoluzioni dei costumi sessuali e body positivity, essere donne libere e avere un rapporto sereno con il proprio corpo è così difficile? Come se, a dispetto di tutte le conquiste, le donne fossero condannate ancora a nascondersi e a vergognarsi di stare al mondo. E perché è così difficile anche solo parlare di tutto questo? Cleo Bissong prova a rispondere a queste domande senza tesi precostituite, mettendo a nudo i suoi dubbi e le insicurezze, come fosse la prima a rompere il silenzio in un gruppo di autocoscienza, per dare coraggio anche a chi le sta intorno. Sfruttando l’immediatezza e le potenzialità del linguaggio a fumetti, ci parla di desiderio femminile, dei canoni estetici irraggiungibili imposti dai mezzi di comunicazione e dai social, dei condizionamenti invisibili che influenzano le nostre scelte. E, soprattutto, dell’importanza di condividere esperienze e comunicare i propri bisogni. Perché la vergogna si supera, se si ammette di averla, si nomina e si racconta. E rivelarsi è l’unico modo che abbiamo per entrare in connessione con gli altri.
SOTTOSOPRA: Bambin* che leggono, genitori che ascoltano.
A cura di Alessandra Panozzo e Alaska Libreria. Ingresso libero.
Come scegliere albi adatti ad affrontare temi intimi e universali come la storia della propria famiglia, l’avventura della crescita, il cambiamento inaspettato o la perdita? Come rendere la lettura ad alta voce uno strumento e un alleato per sondare le idee e le emozioni degli altri? Un viaggio con Alessandra, bambin* e genitori per scoprire come le immagini possano da sole raccontare un’infinità di storie diverse.
- Venerdì 9 maggio, dalle 16.45 alle 18.00.
Killiok (Baba Libri) - Una storia piccola, una grande idea.
- Venerdì 23 maggio, dalle 16.45 alle 18.00.
Le cose della vita (Kite Edizioni) - Una storia su quello che resta quando tutto sembra perduto.
- Venerdì 6 giugno, dalle 16.45 alle 18.00.
Ida e la balena (Glifo edizioni) - Una storia per non smettere di cercare risposte, e amicizie.
Venerdì 9 maggio, alle 19.00, Elisa Virgili presenta "Pugili. Storie di rabbia, classe e genere" (Armillaria Edizioni).
Con uno sguardo situato anche dentro il ring, Elisa Virgili ripercorre le storie di cinque e più pugili donne che hanno deciso di sfidare le norme di genere e di classe di un ambiente storicamente considerato di esclusivo appannaggio maschile.
Cinque percorsi diversi ma accomunati da un filo rosso – anzi, glitterato – che passa nelle periferie, in contesti socio-economici complessi, tra resistenze culturali, pregiudizi e stereotipi per avvolgersi, nonostante tutto, nelle dodici corde del ring. Da lì, le pugili sovvertono con i loro corpi non previsti, con la loro rabbia e un’estetica spesso zarra il mondo della boxe, che è stato a lungo uno spazio vietato alle donne. Ne riscrivono le regole coi propri termini, definiscono una loro narrazione che esce dallo storytelling stereotipato di cosa è, cosa fa e cosa può fare una donna, dando così anche a noi sugli spalti una lente diversa per scardinare i processi di normalizzazione e disciplinamento dei contesti sportivi e della società tutta.
Anche quest’anno saremo al Festival del Social Walking, il festival dedicato ai cammini della città di Milano, organizzato dalla Cooperativa ViaggieMiraggi al Parco Nord.
Giunto alla nona edizione, il tema-guida di quest’anno è Orizzonti oltre i Confini: esperienze e modalità per esplorare il mondo oltre i suoi confini fisici, geografici, culturali e sociali, a passo lento.
Troverai il banchetto di Alaska nei pomeriggi di sabato 10 e domenica 11 maggio. Passa a trovarci!
QUI trovi il programma!
Mercoledì 14 maggio, alle ore 18.45, Giancarlo Liviano D’Arcangelo presenta “Djoković. L'uomo che ha sfidato gli dei (e li ha battuti)” (66thand2nd)
Della trinità Federer-Nadal-Djoković, lo svizzero e lo spagnolo si sono sempre distinti per uno status semidivino. A rovinare il dualismo perfetto è arrivato, all’improvviso, il terzo incomodo: un serbo smilzo e riottoso, dal corpo snodabile, cresciuto sotto i bombardamenti Nato su Belgrado. Novak Djoković è il simbolo dell’umano che sfida gli dèi, e che alla fine – grazie a qualità atletiche straordinarie, alla cura maniacale per il proprio corpo, alla vocazione per la sofferenza – riesce ad affrontarli alla pari. E addirittura a batterli, superandoli in ogni statistica e vincendo tutto ciò che nel tennis si può vincere, fino all’oro olimpico di Parigi conquistato a trentasette anni. Nonostante i numeri, però, la stragrande maggioranza dei tifosi non ha mai amato i suoi atteggiamenti da villain, il suo tennis mentale, camaleontico, in grado di far risaltare i punti deboli degli avversari. Giancarlo Liviano D’Arcangelo ribalta questa verità e racconta Djoković da una prospettiva totalmente inedita, con la forza emotiva di un memoir, la capacità di coinvolgere di un romanzo e l’accuratezza di una biografia. E ci spiega perché amare «The Djoker» – anche contro la potenza robotica dei titani del futuro, Alcaraz e Sinner – è un atto rivoluzionario. L’atto di chi riesce a continuare a credere nella capacità tutta umana di andare oltre sé stessi per costruire il proprio destino.
Mercoledì 21 maggio, alle 19, Alaska dedica una serata a Mahmud Darwish a partire dai volumi "Vorrei che questa poesia non finisse mai" (emuse) e "Non scusarti per quel che hai fatto" (Corbaccio).
Ne parleranno: la traduttrice Sana Darghmouni, i poeti Tareq Aljabr, Tommaso di Dio e Alessandro Santese, con gli interventi di Marco Marino, Noemi Nagi e Stefano Bottero.
Giovedì 22 maggio, alle 19.00, Gianluca Ruggeri presenta "Le energie del mondo" (Laterza).
In Italia le bollette sono tra le più care d’Europa. È la dipendenza dall’estero a condannarci, come se dalla crisi energetica non avessimo imparato nulla. Eppure, sappiamo che il fossile è responsabile dello sconvolgimento climatico. E che liberarsi di gas, petrolio e carbone è l’unico modo per risanare il pianeta e il nostro portafogli. Ma su quali fonti conviene investire? Se c’è un tema che lascia interdetti è proprio quello dell’energia. Le questioni sono tante e chi ha interessi in gioco non fa che confondere le acque. Così i dubbi abbondano: fotovoltaico ed eolico bastano davvero a produrre l’elettricità che ci serve? E come si fa quando non c’è sole o vento? Non dovremmo piuttosto tornare al nucleare? Oppure passare tutti alle auto elettriche? E perché non puntare su biocombustibili o idrogeno? Sono solo alcune delle domande che trovano risposta in questo libro, un vero e proprio compendio di tutto ciò che c’è da sapere sull’energia, dal riscaldamento domestico ai trasporti, fino ai danni e agli sprechi di un sistema dominato dal fossile. Guardando ai dati e confrontando le diverse opzioni, Gianluca Ruggieri ci aiuta a farci un’opinione informata, evitando i tranelli tesi da chi vuole mantenere lo status quo. Perché il segreto di cui nessuno parla è che l’era delle rinnovabili è già iniziata. Ed è una trasformazione che ci chiama tutti in causa, fin nelle scelte di ogni giorno.
Venerdì 30 maggio, alle 19.00, Chiara Fiorentini presenta “L’anno che ti ho detto addio” (66thand2nd).
Bea vive a Ginevra e deve fare i conti con un compagno inclemente: il lutto. Il fratello Edo, giovane architetto, si è ammalato e alla notizia, annunciata troppo tardi, ha fatto seguito una morte giunta troppo presto. Tutta la sua famiglia sembra in preda a uno smarrimento che Bea non riesce ad arginare: la nonna, un tempo colonna portante di quel piccolo mondo, mostra per la prima volta il lato fragile dei suoi anni; la madre sceglie una partenza che ha il sapore di un abbandono; la cugina Lili abbraccia una felicità pagata a caro prezzo. Inoltre, a qualche mese dalla scomparsa di Edo, il suo compagno Matti si trova davanti a un lascito inaspettato, che getta un’ombra sugli ultimi mesi di vita del giovane. Perché Edo non ha detto la verità, nemmeno alle persone che per lui contavano di più? È indispensabile conoscere la verità per continuare ad amarlo? Mentre Bea e Matti cercano di dipanare questo enigma la loro strada incrocia quella di Nico, ricercatore sull’Alzheimer finito sotto inchiesta che ha bisogno del loro aiuto. Si troverà una via d’uscita oppure andrà tutto alla deriva?Chiara Fiorentini interroga il tempo che comincia dopo la perdita: come si fa a dire davvero addio a qualcuno che non c’è più, a prendersi cura di quanto abbiamo ricevuto senza che questo ci blocchi inevitabilmente nel passato? Come si può sopravvivere alle cose che ci hanno fatto male, e al male che abbiamo fatto agli altri?
Per la rassegna “SABATO IN GIALLO”, sabato 31 maggio alle 15.30, presso la Biblioteca di Cassina Anna (via Sant’Arnaldo 17), Luca Crovi presenta "La velocità della tartaruga" (Nero Rizzoli).
𝐏𝐫𝐞𝐧𝐨𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐨𝐛𝐛𝐥𝐢𝐠𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐭𝐞𝐥𝐞𝐟𝐨𝐧𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐚𝐥 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐛𝐢𝐛𝐥𝐢𝐨𝐭𝐞𝐜𝐚 𝟎𝟐/𝟖𝟖𝟒𝟔𝟓𝟖𝟎𝟎
Il commissario Carlo De Vincenzi, detto “il poeta del crimine”, non ha mai amato la velocità: all’ossessione della sua epoca per i ritmi forsennati ha sempre preferito le placide camminate a piedi e la lettura di un buon libro. Forse per via di un incidente a cui ha assistito da ragazzo o forse perché, con il tempo, ha imparato che la pazienza è fondamentale per risolvere i casi più intricati. A volte servono anni per mettere in re-lazione eventi apparentemente distanti. Ma ne vale la pena. Soprattutto se si tratta di svelare verità che hanno a che fare con la rocambolesca sparizione della Gioconda dal Louvre di Parigi e con un misterioso furto che, vent’anni dopo, tocca da vicino proprio il Vate, Gabriele D’Annunzio. Il paradosso, però, è che per risolvere una delle indagini più complesse della sua carriera, De Vincenzi avrà bisogno dell’aiuto di un’icona della velocità: Tazio Nuvolari. Tra una Parigi di inizio Novecento in cui Apollinaire e Picasso sono scambiati per pericolosi ladri e una Milano in cui è sempre più difficile sfuggire al controllo del regime, la ricerca di De Vincenzi ricostruirà un puzzle di storie tanto straordinarie quanto vere. Popolato di fughe notturne su moto d’epoca e aviatori coraggiosi, l’appassionato omaggio di Luca Crovi al poliziotto di culto creato da Augusto De Angelis arriva al suo quarto e imperdibile capitolo.
Altri appuntamenti verranno comunicati nel corso del mese.
Ti aspettiamo in Alaska!