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Ciao!
Questa è la newsletter di Alaska, la libreria di Affori.
Ecco il programma con gli eventi di novembre: un mese intenso, ti aspettiamo!
In Alaska sta per iniziare il corso Giocare con niente, laboratorio mamme bambino per le età di 0-12 mesi. Inizia il 7 novembre, e si svolgerà in 5 incontri.
Sarà un cerchio di neo mamme con i loro bebè, con al centro un cestino pieno di “tesori”, oggetti naturali o artificiali, scovati nella propria casa, in un cassetto della cucina, sulla mensola del bagno, nella scatola da cucito, nella borsa. Oggetti di uso comune ma che nelle mani di un bimbo piccolo possono godere di uno sguardo laterale, creativo. Materiali non strutturati che una volta utilizzati si rimettono a posto, che stimolano i sensi e la meraviglia, che valorizzano una “pedagogia del quotidiano” che affonda le sue radici nel prendersi e dare un tempo lento.
In collaborazione con la Cooperativa Baby360. Per info e iscrizioni, trovi tutti i dettagli qui.
Giovedì 2 novembre alle ore 19:00 leggiamo insieme Un dettaglio minore (La Nave di Teseo) della scrittrice palestinese Adania Shibli
L'iniziativa rientra nella maratona di lettura promossa da SeSaMO (Società italiana di Studi sul Medio Oriente) in seguito alla decisione della Fiera del Libro di Francoforte di cancellare, e poi "rimandare", la consegna del prestigioso premio letterario "LiBeraturpreis" alla scrittrice palestinese Adania Shibli proprio per il suo libro “Un dettaglio minore” (traduzione dall’arabo di Monica Ruocco, La Nave di Teseo, 2021).
A introdurre i brani tratti dall'opera di Adania Shibli ci saranno Cristina Dozio, Giacomo Longhi e Federico Pozzoli.
Letture di Cristina Dozio, Giacomo Longhi, Federico Pozzoli e Laila Sit Aboha (lista in aggiornamento).
Venerdì 3 novembre, dalle ore 19.00
Rassa Ghaffari presenta Strade di donne in Iran (Astarte Edizioni)
dialoga con lei Giacomo Longhi
Anonime figure avvolte in lunghi drappi neri o ragazze iper-truccate con i capelli al vento: la rappresentazione delle donne iraniane è spesso appiattita in una narrazione bipolare che tende a ridurne la complessità e dinamicità alla battaglia contro il velo obbligatorio. Dalle prime, oceaniche manifestazioni contro l’abrogazione dei diritti femminili nel 1979 al movimento Donna Vita Libertà del 2022, generazioni di iraniane hanno portato avanti con creatività e resilienza le proprie istanze di emancipazione e battaglie sociali. Una lotta intersezionale, come le più recenti proteste insegnano, per la crescita e l’affrancamento della società intera.
Venerdì 10 novembre, dalle ore 19
presso TeatroLaCucina in Via Ippocrate 45, Milano
Stefano Nazzi presenta Il volto del male. Storie di efferati assassini (Mondadori)
dialogano con lui Giuseppe Pipitone e Gianpiero Kesten
«Perché l’ha fatto?». Ce lo chiediamo spesso davanti a delitti particolarmente feroci, specie quando sono immotivati e dunque ci appaiono ancora più incomprensibili.
L’istinto ci porta a credere che il male sia frutto della follia o di un raptus omicida, perché questo pensiero ci tranquillizza, ci allontana da un timore molto più inquietante. E cioè che esistono persone malvagie. Invece, non tutto si può attribuire a una mente malata, a patologie della psiche o a una brusca Perdita dell’autocontrollo. Anzi, ogni azione violenta, anche quella che sembra più improvvisa, è sempre la conseguenza di ciò che è andato costruendosi nel tempo.
Ce lo dimostra Stefano Nazzi in questa raccolta di storie inquietanti. Con una prosa serrata e coinvolgente, ci racconta le vicende di dieci persone che hanno fatto il male e ben lo rappresentano: uomini e donne di età diverse, che in Italia si sono resi colpevoli di delitti efferati, spesso con moventi inesistenti. Dai più noti, come Nicola Sapone delle Bestie di Satana o Luigi Chiatti, il Mostro di Foligno, a nomi meno conosciuti, come il serial killer Gianfranco Stevanin, il «Cherubino nero» Roberto Succo o, ancora, le tre ragazze che a Chiavenna uccisero senza motivo una suora.
Nazzi ci racconta com’erano e come sono diventati dei «mostri», spesso senza che nessuno intorno a loro sospettasse quello che stava accadendo. E ci racconta anche ciò che è successo dopo: qualcuno ha continuato a uccidere, altri hanno voluto scomparire; c’è chi ancora non si è reso pienamente conto del dolore che ha provocato e chi continua a proclamarsi innocente.
Giovedì 16 novembre, dalle ore 19
Nicolò Moscatelli presenta I calcagnanti (La Nave di Teseo)
dialoga con lui Pier Franco Brandimarte
Timoteo è un ragazzino orfano che abita nella Casa della Buona Volontà, un bordello popolato da donne di tutte le età e dal cuoco fra’ Gaetano, principale punto di riferimento nella vita del giovane protagonista. Il frate racconta a Timoteo storie magnifiche e avventure gloriose di banditi e fuorilegge, uomini coraggiosi e dai grandi ideali, animati dal più nobile degli intenti: uccidere i re, e combattere i soprusi dei ricchi e dei potenti. Agli occhi di Timoteo sono veri e propri paladini: è sicuro che da grande diventerà uno di loro, e finirà sulla forca come un eroe. Non sa però che sarà proprio una banda di questi fuorilegge a trascinarlo via, portandolo fuori dalla sua casa-universo, dentro la quale lui ha imparato a filtrare la realtà attraverso le mille storie ascoltate, e facendolo avventurare nel mondo per cercare di salvare la vita di fra’ Gaetano, condannato a morte dal crudele barone Raimondo. Un’utopia picaresca e anarchica che si svolge in un patchwork spazio-temporale in cui il mondo di sotto, quello dei marginali e dei poveri, combatte vittoriosamente il mondo di sopra dei potenti e dei ricchi. Un testo scintillante di intelligenza, ironia e allusioni colte: a suo modo un viatico di speranza.
Venerdì 17 novembre, dalle ore 19.00
Francesco Annarumma presenta Non è polvere da sparo (CasaSirio Editore)
dialoga con lui Carolina Crespi
Hai la tua casa, i tuoi amici, il tuo lavoro. Non fai passare una serata senza vedere qualcuno, uscire, bere, festeggiare, scopare. Sei bello e di successo. Sei riuscito a mettere un muro tra te e il passato. Vivi una vita piena e ti prendi quello che vuoi. Devi andare avanti a ritmi velocissimi, i vuoti vanno riempiti, le mancanze riciclate per diventare qualcosa di nuovo, di brillante. Ma quando il tuo sguardo incrocia gli occhi spenti, da tossico, di un fantasma del tuo passato, quella ferita si riapre ed inizia una nuova corsa. E questa volta non dovrai salvare solo te stesso. Esplorando il caos di una vita fatta di eccessi e dipendenze, il protagonista cerca disperatamente di evitare l’abisso, in un viaggio emozionante tra amore, solitudine e disperazione. Un racconto sull’amicizia, che non sai se ti salverà o ti trascinerà a fondo. Una storia sulla capacità dell’amore di emanciparsi e farsi luce, per illuminare anche i luoghi più oscuri.
Sabato 18 novembre, dalle ore 19.00
Presentazione di Secondo natura. Come l'evoluzione ci aiuta a ripensare al cancro, di Athena Aktipis (Effequ)
Con Lavinia Ferrone, traduttrice e curatrice del libro, e Nicola Franchi
Questo è un libro sul cancro. O meglio: un libro su un altro modo di guardare al cancro, parlando delle basi evolutive ed ecologiche della malattia. Ed è anche un libro su come il cancro sia fondamentalmente legato a ciò che siamo come forme di vita multicellulari. Grazie a una panoramica interspecie stiamo scoprendo nuovi meccanismi per la soppressione dei tumori, e i molti modi in cui le forme di vita si sono evolute per tenere il cancro sotto controllo. Accettando il fatto che il cancro è parte del nostro presente, passato e futuro biologico, le cure possono diventare più intelligenti, più strategiche, più umane.
Martedì 21 novembre, dalle 19.00
Gregorio Scorsetti presenta La gara di ritorno, Cile 1973 (66thand2nd)
dialoga con lui Silvia Pelizzari
Il calcio e la politica spesso sono in simbiosi problematica. Cosi' è in Cile, nel 1973. Le elezioni parlamentari di marzo confermano il governo socialista di Salvador Allende aprendo a una lunga crisi politica, economica e sociale che spezza in due il paese e culmina nel colpo di stato militare dell’11 settembre, quando le truppe del generale Augusto Pinochet bombardano il palazzo della Moneda. Il nuovo regime invade presto anche il mondo dello sport: l’Estadio Nacional, monumento del calcio cileno, è convertito in campo di concentramento e di sterminio per gli oppositori. Politici, artisti come Victor Jara, attivisti, miti dello sport come Hugo Lepe: nessuno sfugge al controllo e alla repressione della dittatura militare. La nazionale cilena, chiamata la Roja, dopo la partita d’andata a Mosca per la classifica ai mondiali, finita 0-0, deve disputare quella decisiva di ritorno contro l’URSS. Un incontro che deciderà l’accesso ai campionati mondiali, e che metterà presto nel mirino dei golpisti il capitano Francisco Valdés, amico e sostenitore di Allende. Il giocatore chiede che due suoi vecchi compagni vengano liberati dalla prigione del Nacional e minaccia di boicottare una gara di enorme importanza simbolica per la giunta.Comincia un lungo ed estenuante braccio di ferro che getterà Valdés nel mezzo di una crisi internazionale tra Pinochet, i sovietici e la Fifa, fino alla conclusione il 21 novembre, al Nacional, in quella che viene ancora ricordata come la partita fantasma.
Mercoledì 22 novembre, dalle ore 19.00
Presentazione di American Objects a cura di Laura Sauchelli
Interverranno Laura Sauchelli, fotografa e curatrice, insieme a Laura Pezzino e Giulio D’Antona, autori dell'antologia.
Intessiamo giornalmente rapporti con delle cose inanimate, qualche volta diventano addirittura interlocutorie per i nostri pensieri e sono perciò dotate di una forte potenza narrativa: quella che noi gli assegniamo vivendo insieme, grazie o attraverso loro. In questa antologia prendono voce corsie di supermercati, librerie, caffetterie, metropolitane, deli. Luoghi comuni, banali, di consumo quotidiano, senza alcuna pretesa di straordinarietà. È una raccolta assolutamente parziale e per niente esaustiva - come è ovvio - dell’America: un ritaglio di oggetti, uno qualunque, che come tanti diventa uno “spaccato“ da cui si legge qualcosa.
Tredici autori raccontano qualcosa degli Stati Uniti a partire da tredici cose di origine, provenienza o uso popolare in America.
Martedì 28 novembre dalle ore 19
Presentazione dei libri Inverno liquido: la crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa (DeriveApprodi) e Ombre sulla neve, il "libro bianco" delle olimpiadi invernali (Altreconomia)
Interverranno Maurizio Dematteis e Michele Nardelli, autori di Inverno Liquido; e Luigi Casanova, autore di Ombre sulla neve. Moderano Luca Rota e Associazione APE Milano.
Inverno liquido: Che impatto ha avuto il modello di industrializzazione turistica della montagna italiana costruita intorno allo sci di massa dalla seconda metà del Novecento? Un racconto polifonico, corredato da un’ampia rassegna di dati, della complessa metamorfosi indotta dall’Antropocene, che ha nelle terre alte alpine e appenniniche uno straordinario e articolato laboratorio di una modernità costretta, causa il progressivo esaurirsi della materia prima che sosteneva le sue stesse logiche estrattive, a fare i conti con i limiti che i cambiamenti climatici impongono alla logica degli investimenti che ne stanno alla base.
Ombre sulla neve: un’inchiesta sui Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026. Perché si può amare lo sport ma raccontare come questo “grande evento” – al pari di altri in passato – abbia un impatto devastante sul territorio alpino e i suoi abitanti.
Questo libro, infatti, con la forza dei fatti e dei numeri, smentisce la favola dell’Olimpiade “a costo zero e sostenibile” e denuncia l’assenza di una valutazione ambientale complessiva a livello nazionale e di un confronto aperto con cittadini e associazioni ambientaliste.