Ciao!
Questa è la newsletter di Alaska, la libreria di Affori.
Natale in Alaska
A dicembre, Alaska sarà aperta più del solito.
Oltre ai nostri soliti giorni, potrai passare:
- tutte le domeniche di dicembre fino a Natale
- tutto il Ponte dell'Immacolata (7-8-9-10 dicembre)
- domenica 24 dicembre
- dal 27 al 30 dicembre
In più, segna già in calendario sabato 16 dicembre: ci sarà la Festa di compleanno di Alaska!
I corsi in Alaska 2024: il regalo perfetto per il tuo Natale!
Sceneggiatura, scrittura creativa, drammaturgia, poesia, podcast, cinema, tarocchi: clicca qui sotto per leggere i programmi e avere tutte le info. Se ti resta ancora qualche domanda o ti vuoi iscrivere, scrivici una mail a corsi@alaskalibreria.it.
I prossimi eventi
Per esplorare il passato con la verve di Fast & Furious e la scientificità di Past & Present, una serie di incontri dedicati in Alaska, la tua libreria del cuore.
30 novembre 2023 - Dalle ore 19.00
Germania al centro dell’Europa (nel bene e nel male)
Con Giaime Alonge e Jacopo Perazzoli
Libri:
Giaime Alonge, Un certo bisogno di socialismo, Fandango
Giaime Alonge, Il sentimento del ferro, Fandango
Berlino, agosto 1961.
Per fronteggiare l’emorragia di cittadini dalla DDR verso l’Ovest, in accordo con l’Urss i dirigenti del Partito comunista della Germania Est pianificano e realizzano in una manciata di giorni la costruzione del primo e più longevo muro europeo, a dividere quella che nel cuore di tutti i tedeschi è la sola e unica capitale.
In una notte vengono srotolati chilometri di filo spinato, che in un paio di giorni viene sostituito da mattoni. A osservare le operazioni c’è un’analista e ideatrice di wargame, l’americana Katherine Wheeler, l’unica donna in servizio presso la Missione diplomatica statunitense a Berlino, che vede realizzarsi sul campo ipotesi di guerra che non aveva previsto: non un’aggressione dell’Est contro l’Ovest, con un conseguente scontro nucleare, ma una chiusura totale dei confini, la creazione di una cesura impermeabile.
Per le strade, i cittadini delle due Germanie dovranno scegliere da quale parte stare, con famiglie che si separano, persone che restano e altre che tentano la fuga.
Venerdì 1 dicembre, dalle ore 19
Presentazione di Film pop anni '90 (BeccoGiallo Edizioni)
presentano gli autori Matteo Marino, Eva Cabras e Simone Stefanini, con Alice Cucchetti e sketch-dediche dell'illustratrice Federica Carioli
Dagli autori di Serie TV Cult e Film Pop Anni '80, esperti di cultura pop degli anni Ottanta e Novanta, un volume che colorerà di nostalgia gli scaffali delle librerie.
Un viaggio per arrivare al cuore di icone assolute della storia del cinema di massa: momenti memorabili, curiosità, segreti, mappe e una guida al rewatch. Un volume imperdibile sui film che hanno formato l'immaginario di generazioni intere.
Matteo Marino, Simone Stefanini ed Eva Cabras ci raccontano i più grandi film pop usciti fra il 1990 e il 1999. Parlano sia a chi quei film li ha guardati in una sala cinematografica ormai più di 20 anni fa, con i pop corn in mano, sia a chi li vede ora per la prima volta o per l'ennesimo rewatch.
Sono film che tuttora vengono citati, resi meme, si sono trasformati in immagini iconiche, in modi di dire, in costanti reference che popolano il nostro linguaggio.
Schede che ci raccontano storie, tecnica, musica, icone, frasi memorabili, segreti emersi dopo anni, mappe, interpretazioni inedite e aneddoti, tutto guardato con la passione e la nostalgia di chi ha amato gli anni '90: anni romantici, emotivi, terrificanti, spettacolari.
Sabato 2 dicembre alle ore 19
Sandro Campani presenta: Alzarsi presto. Il libro dei funghi (e di mio fratello), Einaudi
dialoga con lui Paolo Cognetti
L'evento si terrà da JODOK Pizza e cucina, Via Ippocrate, 45, 20161 Milano MI
«Certi funghi che hai trovato, quattro anni fa o quaranta, se chiudi gli occhi li rivedi nel dettaglio. Perché proprio quelli, fra migliaia, non lo sai: ti ritornano in sogno, come divinità di un attimo preciso».
Andare a funghi è camminare con uno scopo. E anche questo libro è una camminata, che comincia quand'è ancora buio e finisce quando il buio sta tornando. È la storia di due fratelli che seguono le orme del padre nel bosco, esplorandolo in tutte le stagioni, tra le querce o nelle faggete. È la condivisione di un alfabeto naturale. È insegnare ai cani il segreto del tartufo, e allenarli ad arrivarci senza lasciare traccia. Ecco, i posti esatti non li saprete mai: è l'unica condizione di questo racconto.
In questo libro sussurrato e commovente, Sandro Campani scava tra le radici con profondità e spensieratezza. Una guida sentimentale per cercatori di funghi e di ricordi, che ci regala tutto lo stupore della prima volta in cui i cani tornano scodinzolando e in bocca hanno un tartufo.
Martedì 5 dicembre, dalle ore 19
Marta Barone presenta Ritratto dell'artista da piccolo (UTET Libri)
Dialoga con l'autrice Federica Manzon
Non è James Joyce, perché qui gli artisti e le artiste non sono solo giovani: è infatti nell'infanzia di Anna Maria Ortese, Gregor von Rezzori, Elias Cannetti e tanti e tante altre che Marta Barone, scrittrice e lettrice acutissima va a scavare, per scovare e raccontare cosa c'è prima dei libri pubblicati, anzi, ancora prima di saper scrivere.
Troveremo così la mela cotta nel tubo della stufa che aspetta il risveglio del piccolo Walter Benjamin, Marguerite de Crayencour (non ancora anagrammata in Yourcenar) vestita da santa Elisabetta d’Ungheria e fotografata tra le pecore, Eudora Welty e i fratelli caricati sulla Oakland a cinque posti come in una coloratissima tavola di Norman Rockwell, Virginia (che sposerà Leonard Woolf) e la sorella Vanessa sotto il tavolo a chiedersi se i gatti neri abbiano o non abbiano la coda.
Un vero e proprio album di ricordi, immagini, atmosfere.
Lunedì 11 dicembre alle 19
il curatore Domenico Ingenito presenta Forough Farrokhzad, Parlo dai confini della notte (Bompiani),
Ne parlano con lui Tommaso Di Dio, poeta e critico e Paolo Maria Bonora, editor e traduttore
In un brevissimo arco di vita Forugh Farrokhzad ha lasciato un segno profondo nella cultura non solo del suo paese ma di tutto il mondo: paragonata ad Anna Achmatova e Sylvia Plath, celebrata come una figura di rottura e ribellione, è stata traduttrice e cineasta, ma soprattutto una grandissima poetessa. Letta oggi, nel clima di persecuzione che circonda le donne iraniane impegnate a cambiare le regole del loro mondo, suona come una straordinaria anticipatrice, ma è stata ed è un’artista senza tempo e fuori dal tempo, che ha vivificato la nobilissima tradizione poetica del suo paese raccontando passione e dolore, tormenti intimi e sussulti dell’anima. I suoi versi sono stati a lungo banditi in Iran, pur circolando sempre sottobanco, e sono tuttora fortemente censurati. Questa edizione è la prima al mondo a raccogliere la sua intera opera poetica sia in persiano che in traduzione.
Martedì 12 dicembre, dalle ore 19
Daniele Garritano presenta Un’affollata solitudine. Per una sociologia della lettura (Carocci Editore)
Dialoga con lui Maria Grazia Gambardella
Più discipline sono tornate di recente sul tema della lettura: sguardi e sonde che hanno inquadrato e messo in rilievo i suoi risvolti cognitivi, psicologici, educativi, economici, sociali, culturali ed etici. Il libro parte da un’interrogazione che richiama la questione della costruzione di orizzonti di senso e si allontana dal presupposto che leggere rappresenti una forma di consumo passivo. Privilegia un terreno forse poco attraversato, quello dove la lettura si lega a facoltà di tipo combinatorio in cui la comprensione testuale si intreccia con la vita relazionale. In questa prospettiva, l’atto di leggere diventa anche stimolo prezioso per alimentare sia la capacità di comprendere attraverso l’immaginazione, sia quella di costruire ed elaborare nessi nuovi e imprevisti. Analizzando gli usi della letteratura nella vita quotidiana e osservando il vasto potenziale di significati connessi agli atti di lettura, il volume dimostra che leggere è una vera e propria azione sociale. Mentre leggiamo mettiamo in moto quegli schemi operativi e interpretativi di cui ci serviamo per orientarci nel mondo: non soltanto un atto vitale che ha consentito alla specie umana di trasformare i propri modelli di razionalità, ma anche un esercizio del senso del possibile capace di ampliare gli orizzonti della speranza.